Il carattere dopo IT34 è una lettera O maiuscola Codice SWIFT (BIC) per I bonifici dall’estero: BAPP IT21T34
C.C. POSTALE 20298535
Il sostegno a distanza può cambiare la vita di una persona, dandole sicurezza di avere cibo sufficiente ogni giorno, un miglioramento delle condizioni igieniche, la possibilità di studiare ed infine un aiuto vero e duraturo per tutta la sua comunità, una concreta speranza di un futuro migliore per tutti.
Inoltre una comunità sradicata dal proprio ambiente, come quella tibetana, ha anche bisogno di mantenere la propria identità culturale e spirituale e una solida base di valori etici, senza la quale la società è destinata a degenerare. Per questo motivo una piccola parte del denaro raccolto attraverso le adozioni a distanza dei bambini tibetani viene impiegato per progetti di carattere sociale.
I figli e i nipoti dei tibetani che si sono rifugiati in India e in Nepal hanno il diritto di apprendere nella propria lingua la loro storia, religione e cultura, oltre a un’educazione moderna che permetta loro di integrarsi nella società.
Nel Tibet occupato dalla Cina, la grande maggioranza dei bambini tibetani può frequentare una scuola solo per qualche anno. In seguito sono costretti ad abbandonarla a causa delle tasse scolastiche troppo elevate, della discriminazione a favore di allievi cinesi o semplicemente perché non sono in grado di seguire le lezioni in lingua cinese.
Secondo numerose testimonianze, agli studenti tibetani è vietato l’accesso a scuole migliori o istituti superiori perché i posti disponibili sono riservati ad alunni cinesi oppure provenienti da famiglie tibetane che collaborano con il governo di Pechino.
La Convenzione dei Diritti del Bambino riconosce che lo scopo dell’educazione è di sviluppare le proprie idee o percezioni. Nelle scuole del Tibet occupato i bambini tibetani hanno il divieto di indossare i vestiti tradizionali, osservare le festività del loro paese e talvolta anche di mangiare il cibo tipico portato da casa. A scuola viene insegnato che il popolo tibetano è inferiore a quello cinese e che tutte le tradizioni tibetane sono arretrate e nocive, inoltre gli studenti vengono costantemente indottrinati sulla grandezza dei leader comunisti cinesi.
Attraverso il sostegno a distanza, Yeshe Norbu onlus preserva l’identità culturale e spirituale della società tibetana favorendo la libera educazione di chi è sfuggito a queste situazioni di occupazione, mancanza di libertà e di rispetto reciproco
I nostri “genitori adottivi”, dopo aver ricevuto la scheda con i dati del bambino sostenuto, possono da subito cominciare a scrivergli per avere ulteriori particolari sulla situazione familiare e scolastica, attraverso un autentico rapporto diretto.
Gradualmente si sviluppa uno scambio di lettere e di foto tra adottato e adottante, che spesso diventa un rapporto personale profondo che va molto oltre la gratitudine per l’aiuto economico.
Come adottare un bambino profugo del Tibet
Per avviare l’adozione a distanza basta cliccare sul bottone ADOTTA SUBITO, compilare il modulo e versare la prima quota.
Subito dopo l’Associazione sceglie la persona più adatta e spedisce all’adottante la scheda con la foto, il nome e l’indirizzo della persona adottata. Il denaro raccolto viene periodicamente mandato in India e Nepal, dove viene preso in consegna e distribuito ai destinatari dai nostri fiduciari.
La quota per l’adozione a distanza è di 28€ al mese
In quanto Associazione di Volontariato, tutti i versamenti fatti a Yeshe Norbu possono essere detratti dalle tasse al 35% e così alla fine diventano solo 18,20€/mese!
Si rimanda alla legge sul Terzo Settore per le altre forme di sgravio per privati e imprese (Art. 83, D. Lgs 117/2017)
E’ bene iniziare con l’intenzione di continuare il sostegno a distanza per almeno tre anni, ma si tratta “solo” di un impegno morale, non legale. In caso di necessità si può interrompere il proprio aiuto anticipatamente, avvisando l’Associazione.
Quali sono le attività di Yeshe Norbu ONLUS?
Siamo tutti volontari e ci occupiamo delle adozioni nel pomeriggio dopo il lavoro, la sera e durante il weekend. Come in tutte le associazioni, salvo forse alcune fra le più grandi e burocratizzate, il tempo è poco e le cose da fare tante:
selezionare le persone da aiutare, costituire un database e mantenerlo aggiornato;
produrre le schede e il materiale informativo;
contattare chi è interessato all’adozione e fornire tutte le informazioni richieste;
raccogliere, contabilizzare e far arrivare a destinazione i soldi;
sollecitare i versamenti in ritardo o dimenticati;
intervenire se ci sono problemi fra adottato e adottante (ad esempio se la comunicazione si interrompe);
tenersi al corrente di quello che succede nei luoghi di destinazione dei soldi per assicurarsi che tutto vada per il meglio.
Come vengono scelte le persone da aiutare?
Le nostre persone di fiducia in India e in Nepal segnalano periodicamente chi ha particolarmente bisogno di aiuto fra le migliaia di profughi tibetani: bambini, anziani, malati, bambini disabili e anche le persone che servono per assicurare la continuità culturale e morale alle loro comunità di rifugiati, come i monaci e le monache .
Si possono fare adozioni collettive?
Certamente! Classi scolastiche, associazioni, gruppi di colleghi o di amici possono condividere un’adozione: il costo è ripartito fra i partecipanti, ma la soddisfazione rimane intera.
Come viene consegnato il denaro?
Se il bambino vive in famiglia i soldi vengono dati direttamente ai genitori, se è in un convitto o in un orfanotrofio viene pagata la sua quota alla direzione, che si occupa di tutte le sue necessità.
Il denaro per i monaci o le monache va nella cassa comune del monastero.
In questo modo si evita che persone che vivono e mangiano insieme abbiano situazioni troppo diverse.
Come avviene la comunicazione tra me e la persona adottata?
Incoraggiamo adottati e adottanti a sviluppare un rapporto umano oltre a quello puramente economico, scambiandosi messaggi, informazioni aggiornate, foto ecc. La comunicazione avviane via mail e passa attraverso il nostro incaricato in India o in Nepal che ha l’incarico di seguire l’adozione e distribuire i soldi. Dopo aver ricevuto la scheda col nome e l’indirizzo si può cominciare a scrivere (in un inglese semplice) alla persona adottata, spiegando che si desidera aiutarla a crescere, se si tratta di bambini, o a tenere viva la pratica buddhista di meditazione, integrità etica e non violenza se si tratta di un monaco o di una monaca.
Sottolineiamo che raramente la comunicazione è facile come vorremmo: spesso i destinatari non sono in grado di leggere e quasi mai conoscono l’inglese: devono cercare qualcuno che sappia tradurre il messaggio, interpretarne correttamente il senso e poi scrivere la risposta. Spesso il traduttore cambia e si creano dei piccoli malintesi. Inoltre ci sono differenze culturali e diverse esperienze di vita: quello che per noi è evidente può essere difficile da capire per un profugo tibetano, e viceversa.
Cosa fare se non ricevo informazioni?
Se la comunicazione non funziona basta scrivere una mail al responsabile locale, il cui indirizzo è sulla scheda di adozione. In caso di problemi bisogna avvertire l’Associazione.
Come fare per la detrazione fiscale?
Basta conservare le ricevute della banca o della Posta e consegnarle a chi si occupa della vostra dichiarazione. Gli importi sono detraibili o deducibili con le modalità previste dalla legge. A inizio anno l’associazione manderà un riepilogo dei pagamenti del donatore relativo all’anno passato.
Cosa sono i progetti comunitari?
Sono iniziative dirette a sostenere tutta una comunità anziché una persona singola. Possono essere di carattere materiale (pozzi, servizi igienici, iniziative sanitarie, mense gratuite, costruzione di scuole e ostelli per scolari lontani da casa o senza famiglia, copertura di tutte le spese di una scuola (stipendi degli insegnanti, libri ecc.) oppure di natura culturale, rivolti a salvaguardare l’essenza della spiritualità del Tibet, fatta di conoscenza di se stessi, non violenza, rispetto per gli altri e per la natura.
Ora sai tutto, è il momento di diventare ANCHE TU un sostenitore a distanza!